martedì 2 luglio 2013

L'IMPORTANZA DELL'ESERCIZIO FISICO IN AMBITO CARDIOLOGICO 2/2


Premessa: l'impegno cardiocircolatorio dipende in primo luogo dall'intensità dello sforzo, a sua volta proporzionale alle richieste metaboliche dei muscoli impegnati. Una misura semplice dell'intensità metabolica è il MET o equivalente metabolico: 1 MET è pari all'ossigeno consumato (VO2) da un uomo in condizioni di riposo per le funzioni basali dei vari organi: esso è stato stimato in 3.5 ml di ossigeno per kg di peso corporeo per 1 minuto. Così può essere considerato d'intensità lieve, uno sforzo che comporti un dispendio attorno ai 3 METS (camminare normalmente, nuotare lentamente), moderata quando il dispendio metabolico è compreso tra 3 e 6 METS (ad esempio, camminare velocemente o in salita), da media ad elevata quando il dispendio è >6 METS.
Oltre il MET un altro indicatore di intensità del lavoro è rappresentato dalla soggettività suscitata dall'esercizio fisico: questo indicatore è noto come scala Borg. La scala Borg è ovviamente meno tecnica del MET ma può essere utilizzata da tutti

Esistono dei livelli di attività che lo specialista deve consigliare alla popolazione sana come misura di prevenzione primaria e di miglioramento della qualità della vita. L'attività di intensità lieve moderata nella scala Borg (circa 3-6 METS) deve essere di tipo dinamico e possibilmente ad impegno cardiovascolare costante (camminare in piano per 3/4 km in un'ora, salire 20 gradini in 20 secondi, uscire con il cane per 3/4 km in un'ora, pedalare in piano per meno di 12 km in un'ora).Tali attività dovranno essere eseguite per 5-7 volte la settimana. A queste attività vanno affiancati esercizi per il mantenimento della forza muscolare e per migliorare la funzione articolare (scriverò un post su tali esercizi la prossima settimana). E' bene ricordare l'importanza degli esercizi di stretching da fare sia nella fase di riscaldamento che in quella di defaticamento, per mantenere la flessibilità muscolare.
Quando si parla di attività fisica nel cardiopatico essa va intesa sempre e solo a scopo ricreativo e terapeutico, mai agonistico. Ciò che viene richiesto al cardiopatico è di svolgere una certa quantità di lavoro fisico per ottenere, con il minor rischio possibile, un miglioramento della qualità della vita. La quantità dell'attività deve essere commisurata alle possibilità del singolo paziente valutate mediante l'analisi clinica e strumentale preliminare. Le attività fisico sportive consigliate dagli esperti sono quelle dinamiche ad impegno cardiovascolare costante ad intensità lieve o moderata della scala Borg (marcia, corsa, ciclismo, sci di fondo). Nei pazienti cardiopatici a basso rischio saranno consigliati programmi di:
- Corsa o camminata <6 km l'ora in piano
- Ciclismo per <12 km l'ora in piano
- Sci di fondo per 8-12 km l'ora su percorsi pianeggianti o ondulati con brevi pendenze
Anche nel cardiopatico sarà importante affiancare alla fitness cardio-respiratoria, una fitness muscolare con esercizi a basso carico per mantenere la forza muscolare e la funzione articolare ed esercizi di stretching.

Spunto preso da "la prescrizione dell'esercizio fisico in ambito cardiologico" documento di consenso della Task Force Multisocietaria. G Ital Cardiol 2007; 8(11): 681-731)
Guiducci U., D'Andrea L. La prescrizione dell'esercizio fisioco nel soggetto sano e nel cardiopatico: principi generali

Per la consultazione della bibliografia contattatemi pure gervasi.silvio4@gmail.com

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